Divinissimi Assi*
Un mazzo di carte da gioco ispirato alla Scuola Navale "F.Morosini" di Venezia.
Divinissimi Assi è il pretesto, tramite un mazzo di carte da gioco, per ritornare ai giorni felici in cui generazioni di Allievi della Scuola Navale Francesco Morosini, un tempo Collegio Navale, solcavano spensierati le calli di Venezia.
Nel disegnare queste carte mi sono basato sulle mie esperienze personali di ex allievo, e non solo: volendo realizzare un’opera che non si limitasse ad un solo preciso momento storico mi sono rivolto alla rete social degli ex allievi.
La risposta è stata appassionata e generosa: ringrazio i tantissimi messaggi di incoraggiamento, le storie, gli aneddoti e i segreti di cui sono venuto a conoscenza. La calorosa accoglienza del progetto, sia da parte dei corsi più anziani che da quelli più giovani, (addirittura da attuali allievi!) sono il segno che le memoria è un bene prezioso e che le esperienze comuni sono in grado di creare forti legami tra diverse generazioni.
Evviva la Marina Militare, che ci ha regalato un’avventura di cui, a distanza di anni, sentiamo ancora il bisogno di celebrare la memoria.
Se queste carte, durante una spensierata partita estiva a scala quaranta, faranno riaffiorare un ricordo, un sorriso e un racconto allora avrò raggiunto il mio obiettivo.
Pale a prora!
Ardo Quaranta
Excalibur 1990-1993
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338 857 0533  - Ardo Quaranta
Scelte grafiche
Semi e colori:
I quattro semi canonici delle carte da gioco Fiori, Quadri, Picche e Cuori, che corrispondo ai più antichi Bastoni, Denari, Spade e Coppe sono quindi reinterpretati in uno stile marinaro.
Il colore rosso viene qui sostituito dal colore acquamarina
Dorso
Il dorso, o retro del mazzo di carte, sarà realizzato in due colorazioni senza stampa effetto oro.
Saranno riportati lo stemma della Scuola Navale, il Leone alato, e un riferimento alla città di Venezia, identificabile nel motivo che riprende il ricamo delle bifore del loggiato del Palazzo Ducale.

Per problemi relativi alla violazione del copyright lo stemma della Scuola Navale potrebbe essere sostituito con un'ancora.
Cenni sulle carte
Sopra il seme è presente un simbolo che ne permette la collocazione temporale:
un'ancora, quando la rappresentazione si riferisce ai tempi del Collegio Navale (1961-1999);
una stella, quando la rappresentazione si riferisce ai tempi della Scuola Navale (2000- in corso).

Nelle carte si è cercato di rappresentare, in forma stilizzata, le diverse divise che sono state indossate al Navale nel corso degli anni.

Al centro della carta è posta una caviglia orizzontale per indicare gli allievi del primo anno, chiamati "Pivoli", che avranno il valore del Jack o Fante.
Due caviglie per gli allievi del secondo corso altrimenti detti "Divini Anziani", che avranno il valore della Donna, o Regina, o Queen. Le allieve sono entrate a far parte del Navale con il passaggio da Collegio a Scuola nel 2000.
Tre caviglie per gli allievi del terzo anno, i "Divinissimi Anzianissimi", da cui prende il nome il mazzo "Divinissimi Assi".
Scatola
La scatola sarà di carta, al momento per motivi di costi si esclude la possibilità, in fase di stampa, di realizzare scatole personalizzate.
Stiamo valutando la possibilità di realizzare delle etichette adesive con nome corso e matricola da applicare a posteriori, la cui collocazione grafica sia predisposta nella scatola.
Stampa
Il progetto prevede la stampa di un mazzo di carte di qualità, ma come è fatto un mazzo di carte?
Le carte standard sono realizzate accoppiando 3 strati di carta, dove quello centrale è di colore blu o nero, questo per impedire di leggere la carta controluce.

Produzioni molto più economiche si possono avere con semplici stampe digitali su cartoncino da 350 gr/mq da stampare fronte retro

Ovviamente l'obbiettivo è riuscire a finanziare una stampa di qualità.
Le storie nelle carte...
Picche... in riga!
Asso di Picche
Il seme di Picche, o di Spade, rappresenta le difficoltà che il giovane allievo di Marina si trova ad affrontare. Ogni anno è contraddistinto da caratteristiche consolidate nelle tradizioni.
Oltre allo spadino, introdotto con il passaggio da Collegio a Scuola è raffigurato un Leone stilizzato con una livrea che richiama il Moro di Venezia.
Fante di Picche
Il Pivolo, Fante di Picche, è rappresentato nella tipica punizione che scandisce il passare dei giorni: i giri di corsa con i pugni al petto.
Una punizione la cui presenza al Navale è stata quasi onnipresente.
L’usanza di correre con i pugni al petto è entrata in auge nella seconda metà degli anni ‘80, e tutt’ora persiste.
Donna di Picche
L’Anziano, ovviamente qui rappresentato al femminile con la Donna di Picche, è raffigurato nella classica e calorosa accoglienza rivolta ai Pivoli. L’Anziano “Spivola”, ovvero rammenta con il dovuto “tatto” al Pivolo quanto era bella la vita da civile, quando non c’erano gerarchie da rispettare e Anziani da venerare.
Re di Picche
L’Anzianissimo è il Re di questo bizzarro ecosistema. Non ha bisogno di spivolare perchè si trova sopra la catena alimentare. Se Spivola lo fa con raffinata eleganza architettando diabolici e geniali piani il cui scopo non è la barbara affermazione del potere, quanto la supremazia dell’esperienza. Qui rappresentato con la divisa invernale indossata nei primi anni del Collegio. conosce ogni anfratto del Navale, sgama con classe, controlla che gli Anziani non eccedano e, se di comandata, amministra il potere.
Cuori... in Franchigia!
Asso di Cuori
Il seme di Cuori, o di Coppe, è qui dedicato a quel momento di leggerezza dal sapore di libertà costituito dalla Franchigia o “libera uscita”.
A volte l’Allievo, a causa di ripetute punizioni o inadeguati rendimenti scolastici può passare mesi interi senza poterne usufruire... Risulta evidente quanto sia attesa con impazienza.
Fante di Cuori
La prima franchigia, o libera uscita, è un momento topico per il Pivolo, o Fante di Cuori.
Qui sono rappresentati gli allievi del Collegio Navale, con la diverse divise adottate. Gli allievi dei primissimi corsi, anni 1960-1970 uscivano con “pizza” blu e il maglione da casa. Allievi da fine anni ‘80 fino ad oggi, con S.E.B.
ovvero Servizio Estivo Bianco.

Donna di Cuori
Con il passaggio dal Collegio alla Scuola Navale arrivano le ragazze, cambia il fregio sul berretto e si aggiunge lo spadino al corredo. Dopo la festa di Santa Barbara, 4 dicembre, l’allievo del primo anno può  indossare la divisa invernale con la mantella, come gli “Anziani e Anzianissimi”. Sì, il nome è declinato al femminile “mantella”. Ed esiste anche una gerarchia nel modo di indossarla.

Re di Cuori
La prima divisa del 1961 prevedeva il berretto con ancoretta e tesina blu per l’inverno e bianca per l’estate. Sucessivamente è stata adottata la tesina bianca tutto l’anno. Oggi è presente il fregio Marina Militare più spadino.
Il giorno 25 Aprile, a Venezia, si festeggia San Marco, patrono della città ed è usanza omaggiare le amate con il “boccolo” , ovvero il bocciolo di rosa.
Fiori... Di sgamata!
Asso di Fiori
Il seme Fiori, o di Bastoni, è dedicato alle “Sgamate”.
Quell’arte che ogni allievo impara ad affinare con il tempo, per eludere la sorveglianza e regalarsi dei momenti di innocua normalità. Imboscarsi per un sonnellino, nascondere un barattolo di salsicce sott’olio, o un cacio cavallo, prendere una barca e andare al lido di  notte...
Fante di Fiori
La prima sgamata del Pivolo, quella a cui può accedere senza incorrere nelle ire degli Anziani o al controllo degli Anzianissimi, è “marcare visita” e farsi un fine settimana di riposo in infermeria.
Ma attenzione a non scaldare troppo il termometro! Altrimenti si rischiano delle sgradite iniezioni.

Donna di Fiori
Contemplare il cielo stellato dalla sommità del “Cupolone” dell’aula magna è un privilegio che solo gli Anziani e Anzianissimmi possono concedersi. Sempre che non si facciano sgamare. 
Personalmente ci ho preparato l’orale d’italiano per l’esame di Maturità, e chissa quanti altri drammi si sono consumati ad un passo dalle stelle.

Re di Fiori
Per quanto se ne dica, col passare degli anni la regina delle sgamate è sempre lei: “l’Oscar”! 
Ovvero l’evasione, letterale, dal Navale, scavalcando muri, rubando barche, a nuoto... ogni sistema è lecito. Esiste una sola regola: non farsi sgamare. 
Curioso come la lettera “O - Oscar” del codice visivo delle bandiere di segnalazione, ovvero un punto nero in campo giallo, significhi “uomo a mare”.
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Quadri... in alto mare
Asso di Quadri
Il seme Quadri, o di Denari, è dedicato all’estate degli allievi, dove si crea un legame indissolubile con il mare.
Le scuola è finita e prima di tornare a casa c’è la campagna d’addestraemento estiva, un momento percepito da alcuni come un ostacolo che posticipa l’estate, da altri atteso con impazienza per quel desiderio di avventura insito nel mare stesso.
Fante di Quadri
Se è fortunato il primo imbarco di un Pivolo, sarà su una nave a vela.
Issare le vele dell’Amerigo Vespucci, la signora dei mari, addormentarsi sul ponte in teak sfiniti da un turno di lavoro o cantare insieme appollaiati sul castello di prua... Davvero esiste un’eperienza più bella a 16 anni?
Donna di Quadri
Il secondo imbarco è su una nave “grigia” ovvero militare.
Non c’è il fascino delle vele, i tramonti sul mare e i cieli stellati.
Ma c’è il cuore pulsante di una nave d’acciaio. I turni in sala macchine, al carteggio, o di vedetta con un binocolo in mano. La pizza sfornata calda a mezzanotte per chi è di turno, le cuccette che danzano seguendo il rollio delle onde...
Re di Quadri
Niente imbarchi per l’Anzianissimo che si trova a navigare per ben altri mari... L’esame di Maturità è una tappa ineludibile. Sono gli ultimi giorni che un allievo passerà al Navale, già si insinua un velo di malinconia e i ricordi ingarbugliano le emozioni.
E tutte qulle moke di caffè ribollente si alterneranno alle margherite del campaccio...
Chissà che materie escono...
Joker - Nave Vespucci
Generazioni di Allievi hanno avuto il privilegio di issarne le vele, lucidarne gli ottoni, mantenere la rotta agli enormi timoni a ruota in legno, dormito negli anfratti, cullarsi nelle amache al rollio dello scafo...
Varata nel 1931 dai regi cantieri di Castellamare di Stabia, non a caso è la "nave più bella del mondo".
Nel 2024 ha doppiato Capo Horn!
Questa carta potrebbe essere sostituita con l'immagine di un'altra imbarcazione o naviglio non soggetto a copyright
Joker - Nave F. Morosini
Pattugliatore d'altura della Marina Militare, varata nel 2020. Nel 2024 ha ricevuto la Bandiera di Combattimento dall'Associazione Nazionale Ex-Allievi della Scuola Navale Francesco Morosini.
Pale a Prora!

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Se sei già qui, probabilmente sei un ex allievo della Scuola navale "F. Morosini". Se invece sei capitato su questo sito per caso...

La Scuola Navale "Francesco Morosini" è una scuola di istruzione di secondo grado, della Marina Militare Italiana, situata a Venezia nell'isola di Sant'Elena.
Il cerchio sui probabili produttori si sta stringendo: sono arrivati i campioni che stavo aspettando...
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Camillo
Camillo è la mascotte del Navale, ti squadra quando entri, ti saluta quando esci.
Nel ridisegnare Camillo per il mazzo di carte ho avuto un'intuizione e ho riflettuto sul fatto che non abbiamo un motto per Camillo.
Quando disegno entro in uno stato di meditazione e le idee poi fluiscono impetuose e sento l'urgenza di realizzarle, nel timore di perderle se indugiassi a lungo.
Quello che vedete nell'illustrazione è una proposta, elaborata con Antonio Bronzini (90-93 Excalibur), fine latinista.

"SVB CAMILLI PRAESIDIVM PERTINACIOR CHALYBE"
ovvero "Con la protezione di Camillo, più tenaci dell'acciaio"
Mi piace questo concetto della Tenacia, che più della Firmitas latina, esprime la volontà di perseguire un obiettivo, cosa che accumuna tutti gli ex-allievi.
Certo che non piacerà a tutti, e pronto a metterlo in discussione lo presento per quello che è: una proposta.
Poi, siccome mi faccio prendere la mano, mi sono immaginato Camillo su una maglietta... che ne dite?

Note sulla genesi del nome e del motto
Il nome "Camillo" è comprovato negli anni '40, ai tempi del Collegio Navale GIL.
Per i primi vent'anni circa il nome Camillo è stato più o meno dimenticato, ma nei sucessivi trent'anni è tornato in auge.
Al momento son propenso a lasciare il nome nel nastro.

Per quel che riguarda l'acciaio citato nel nastro ai piedi del leone alato confermo che era noto ai romani tanto da comparire anche in una citazione di Virgilio:
"Ferro durior et Chalybe"
Ma, ovviamente, non si trattava dell'acciaio inox moderno ma di un ferro raffinato.
*Il nome del mazzo da una brillante intuizione di Mario Passeri, 89-92 Hurricane
Per essere inserito nella lista degli interessati scrivi "mi interessa" al numero WhatsApp: +39 338 857 0533
oppure via mail a: a.ardoq@gmail.com

e non dimenticare di scrivere il tuo nome e l'anno del corso!
Work in Progress
dietro un progetto ci sono innumerevoli schizzi che a volte vengono elevati a rango di disegno... eccone una parte.
Ti sei perso il romanzo sul Navale?
Pugni al Petto
di Dimitri Ruggeri

per saperne di più: https://pugnialpetto.wordpress.com/

per comprarlo online:
https://www.amazon.it/Pugni-al-petto-Dimitri-Ruggeri/dp/B0BFJYVKRX
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